31 maggio 2006

Ridateci la costituzione

A un anno dal "no" francese alla costituzione europea, Bino Olivi riconosce che l'idea di raggruppare i cinque trattati esistenti era giuridicamente "lodevole", ma politicamente "suicida": un testo "troppo lungo, a tratti incomprensibile". La via d'uscita potrebbe essere questa: riprendere i lavori delle due convenzioni e della conferenza intergovernativa "in una forma nuova", visto che tutti concordano sulla necessità di accrescere i poteri del parlamento e di semplificare le procedure legislative. La nuova costituzione dovrebbe ricominciare dalla Carta dei diritti fondamentali, recuperando poi la parte sul funzionamento delle istituzioni e le regole di voto, finendo con un numero limitato di clausole giuridiche che consentano di applicare le nuove disposizioni ai trattati anteriori. La ratifica dei quattro quinti degli stati membri dovrebbe essere sufficiente per l'entrata in vigore della costituzione. E se uno o più stati rifiutassero la ratifica, la questione andrebbe risolta al livello nazionale, arrivando in ultima analisi a negoziare l'uscita dall'Ue, così che nessuno abbia il potere di bloccare il percorso degli altri paesi.

0 Comments:

Posta un commento

<< Home