24 gennaio 2007

Altro che fine della storia

Nell'ultimo saggio* del think tank londinese CER, Mark Leonard - già autore di un libro fortunato, tradotto in Italia con il titolo Europa 21 - manda in soffitta, con la sua teoria del "mondo quadripolare", la profezia di Francis Fukuyama sulla fine della storia, anticipata nel saggio del 1989 su "The National Interest" ("Ciò a cui stiamo assistendo non è solo la fine della guerra fredda o il passaggio a un determinato periodo della storia del dopoguerra, ma la fine della storia in quanto tale, cioè il punto finale dell'evoluzione ideologica dell'umanità e l'universalizzazione della liberaldemocrazia occidentale come forma finale del governo umano").
Secondo Leonard, entro il 2020 il mondo sarà organizzato lungo due assi, con due tipi di contrapposizione: tra democrazie e autocrazie, e tra paesi che vogliono un mondo definito dal potere e stati che aspirano a un mondo definito dalla legge. I "quattro poli emergenti della competizione ideologica" sono gli Stati Uniti, alla ricerca di un equilibrio tra i poteri che favorisca la democrazia; la Cina e la Russia, che useranno il diritto internazionale per proteggere i loro regimi autocratici da interferenze esterne; l'Unione europea, che punterà su un mondo di stati democratici vincolati dalle norme delle istituzioni multilaterali; il Medio Oriente, che diventerà una "faith zone", estranea alla democrazia e allo stato di diritto.

* Mark Leonard, Divided world: The struggle for primacy in 2020, London, Centre for European Reform, January 2007, pp. 54, £8

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

troppo semplice il pensiero tetragono,
preferiscono l'idea di fine della storia,
per lo meno è più romantico.

3:40 PM CET  

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