05 giugno 2006

Quote rosa

Václav Havel è tornato a chiedere da Bruxelles la liberazione di Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale per la democrazia e premio Nobel per la pace nel 1991, agli arresti domiciliari per volontà dei generali di Burma. L’ex colonia inglese in cui lavorò da poliziotto George Orwell oggi si chiama Myanmar. Nel 1990 la Lega trionfò alle elezioni, ma la giunta militare che governava dal 1962 si rifiutò di lasciare il potere. Aung San Suu Kyi, che ha compiuto sessant’anni l'anno scorso, fu condannata al domicilio coatto dal 1989 al 1995 e dal 2002 al 2002. Nel maggio 2003 fu imprigionata e successivamente riportata in isolamento nella sua abitazione. Nel novembre 2005 la dittatura ha prorogato la sua detenzione per un periodo di “almeno sei mesi”. I suoi sostenitori e tutti coloro che si battono per la democrazia e i diritti umani nel paese sono perseguitati e incarcerati. La giunta militare che opprime Burma ha scelto di chiamarsi Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo. Secondo Havel neanche Orwell avrebbe potuto trovare un nome migliore.

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