Come a Caserta due anni e mezzo fa, anche a Forlì la parte di Pd che ha perso le primarie non vuole starci e sembra che stia lavorando alla formazione di una lista alternativa a quella di Roberto Balzani, lo storico repubblicano che si è guadagnato, con una battaglia aperta e limpida contro l'establishment cittadino e gli apparati di provenienza Ds e Margherita, il diritto di candidarsi a sindaco della città alla testa delle forze progressiste. Gli sconfitti dicono che Balzani l'ha spuntata perché è stato sostenuto dalla massoneria e danno la colpa al regolamento delle primarie. Che sarebbe stato un capolavoro di scienza giuridica e un eccezionale strumento di partecipazione, se solo avesse vinto il candidato designato dalle oligarchie. Etichette: balzani, elezioni, forlì, Partito democratico, Pd, primarie, sindaco