31 maggio 2006

Ridateci la costituzione

A un anno dal "no" francese alla costituzione europea, Bino Olivi riconosce che l'idea di raggruppare i cinque trattati esistenti era giuridicamente "lodevole", ma politicamente "suicida": un testo "troppo lungo, a tratti incomprensibile". La via d'uscita potrebbe essere questa: riprendere i lavori delle due convenzioni e della conferenza intergovernativa "in una forma nuova", visto che tutti concordano sulla necessità di accrescere i poteri del parlamento e di semplificare le procedure legislative. La nuova costituzione dovrebbe ricominciare dalla Carta dei diritti fondamentali, recuperando poi la parte sul funzionamento delle istituzioni e le regole di voto, finendo con un numero limitato di clausole giuridiche che consentano di applicare le nuove disposizioni ai trattati anteriori. La ratifica dei quattro quinti degli stati membri dovrebbe essere sufficiente per l'entrata in vigore della costituzione. E se uno o più stati rifiutassero la ratifica, la questione andrebbe risolta al livello nazionale, arrivando in ultima analisi a negoziare l'uscita dall'Ue, così che nessuno abbia il potere di bloccare il percorso degli altri paesi.

Non sta parlando il deputato Rutelli

Questa, finora, è la posizione ufficiale della maggioranza sul passo del ministro Mussi a Bruxelles. Ha appena tentato di illustrarla il vicepresidente del consiglio Rutelli nel corso del question time alla Camera, con una premessa che è tutto un programma: "Voglio chiarire, innanzitutto, che non sta parlando il deputato Rutelli, che è molto sensibile al tema, naturalmente. Sto intervenendo, invece, a nome del governo e, dunque, ciò che dirò è espressione di una valutazione che fa riferimento, innanzitutto, alla posizione di sintesi del presidente del consiglio dei ministri, Prodi". La sostanza l'aveva spiegata stamane, su Repubblica, Umberto Veronesi: "Anche se nulla cambia dal punto di vista legislativo, questa nuova posizione ha il grande merito di riaprire il dibattito su un tema oggi centrale per lo sviluppo della biomedicina, quale è l'utilizzo delle cellule staminali embrionali".

Forse in quel ministero lo stile è l'uomo

Sulla scia stilistica del predecessore, il neoministro della giustizia Clemente Mastella ha detto in un'intervista a Gente che "entro fine anno arriverà la grazia per Sofri" e che si ripromette di incontrare la moglie e i figli del commissario Calabresi per spiegare loro le ragioni di "un gesto di umanità". Uno dei sottosegretari alla Giustizia, Luigi Li Gotti, che da avvocato ha assistito la famiglia Calabresi nei processi, ha definito l'annuncio "un gesto di delicatezza istituzionale". E un altro sottosegretario, Luigi Manconi, ha detto che la decisione di vedere i familiari del funzionario "è molto saggia". Solo una domanda - che con la sorte di Sofri c'entra davvero poco - ai laudatores del bon ton sannita: la famiglia Calabresi, Mastella, non poteva vederla prima di parlare con i giornali?

30 maggio 2006

Sono solo professori

Alla fine i delegati della National Association of Teachers in Further and Higher Education (Natfhe), riuniti nella conferenza annuale a Blackpool, hanno approvato di stretta misura (qui da noi si direbbe che il più grande sindacato dei docenti universitari inglesi è spaccato in due), la proposta di boicottare i ricercatori e le istituzioni accademiche israeliane che non si dissociano pubblicamente dalle "politiche segregazioniste" di Israele, come "la costruzione del muro di esclusione" e "le pratiche educative discriminatorie".
La presentazione della mozione aveva provocato reazioni critiche in tutto il mondo, compresa una petizione firmata da più di 5mila accademici, ma era stata accolta con favore dai gruppi di pressione filopalestinesi. Tra i contrari, lo stesso segretario nazionale del sindacato, Paul Mackney, che non ha avuto da eccepire sul contenuto, ma ha contestato il grado di legittimazione del documento, discusso solo da un paio di settori della Natfhe.
Per avere un'idea del clima di Blackpool, basta dare un'occhiata a un'altra mozione - che qualcuno ha provato timidamente a emendare - in cui si chiede alla conferenza di "prendere atto della vittoria di Hamas alle recenti elezioni per l'Autorità palestinese" e di condannare "i resoconti isterici della maggior parte dei mezzi di comunicazione inglesi, nonché l'offensivo pregiudizio mostrato dalle dichiarazioni ufficiali del governo britannico contro il risultato di un processo democratico".
Di boicotaggio accademico contro Israele si cominciò a parlare, in Gran Bretagna, nel 2002, quando Stephen Rose, biologo della Open University, scrisse al Guardian proponendo una moratoria dei fondi europei per le istituzioni di ricerca israeliane. La campagna fece proseliti a Eastbourne, nella conferenza dell'anno scorso della Association of University Teachers, dove i delegati votarono il boicottaggio delle università di Bar-Ilan e Haifa, colpevoli di "complicità" con il governo israeliano.

Laboratori ulivisti

A Caserta, per ora, è finita così: al primo turno il vincitore delle primarie (Petteruti) ha preso 14.457 voti (27,5 %) e il candidato dei Ds e della Margherita, Alois, imposto da Bassolino a dispetto dell'esito della consultazione popolare, ne ha avuti 14.375 (27,1%). L'uomo di Berlusconi si è fermato al 45,4 per cento, benché il sindaco uscente fosse di Forza Italia. Cosa faranno Ds e Margherita, finora allineati all'ukase del presidente della regione? Lavoreranno, come si dice, all'unità del centrosinistra? Sosterranno lealmente Petteruti al ballottaggio? Chiederanno scusa ai 9mila casertani che hanno versato 1 euro a cranio per votare inutilmente alle primarie?

29 maggio 2006

La tempistica del primo immediato periodo

Italiano a parte, questa è la tabella di marcia per la partenza (i primi 100 giorni, nell'ancien régime) del governo Prodi: ritiro dall'Iraq, riduzione del cuneo fiscale, revisione delle norme sui diritti tv per lo sport, legge comunitaria, proroga per i decreti attuativi della riforma dell'ordinamento giudiziario, quote rosa. E anche nuovi parchi nazionali.

26 maggio 2006

Diplomazia al lavoro, come si dice

La prima intervista concessa alla stampa straniera da Massimo D'Alema è per Maariv. "Se io ritengo che una manovra unilaterale da parte di Israele non si dimostrerà utile, non sono un antisemita", dice il neoministro degli esteri. "Al contrario, si tratta di una posizione che esprimo come amico di Israele".

Primarie negate e primarie per scherzo

A Napoli Marco Rossi-Doria, maestro di strada, aveva chiesto al centrosinistra le primarie per designare il candidato sindaco. Ma Ds e Margherita hanno detto no ripresentando Rosa Russo Iervolino. A Caserta le primarie le hanno fatte e un candidato, Nicodemo Petteruti, le ha vinte. Ma i Ds (la Margherita si è accodata) hanno presentato lo stesso il loro uomo, Gianfranco Alois, già assessore alla regione con Bassolino. Insomma la Campania non sembra proprio il laboratorio giusto per il partito democratico.

18 maggio 2006

Un impegno concreto: tutti a piedi

Romano Prodi ha appena promesso che ridurrà di almeno la metà "le scorte per il personale politico e di governo". Forse riusciremo a percorrere qualche centinaio di metri nel centro di Roma senza incontrare auto con lampeggianti e panciuti apparatcik che intimano a mogli e fidanzate di buttare la pasta. Alcuni anche con le dita nel naso.

E la biografia è ancora la Sua

Sempre sul sito web della presidenza del consiglio. Hanno aggiornato qualcosa, ma se cliccate la pagina del nuovo padrone di casa viene fuori la biografia di Berlusconi. Chissà, forse nei prossimi giorni...

17 maggio 2006

Per www.palazzochigi.it il capo è sempre Lui

Prodi riunisce il suo primo consiglio dei ministri. Ero curioso di leggere la convocazione e l'ordine del giorno, ma ho trovato il sito del governo fermo all'ultima seduta del gabinetto Berlusconi. Nessuna traccia dei nuovi: ancora foto e biografie del presidente e dei ministri uscenti. La presidenza del consiglio ha un organico mastodontico (il "segretariato generale" sta lustrando gli ottoni di un nuovo palazzo in via della Mercede) e nell'ufficio comunicazione vi sono numerosi addetti che resteranno anche con la nuova gestione. Quando aggiorneranno il sito? Avrebbero dovuto seguire l'esempio del Quirinale, che ha rinnovato le pagine web in tempo reale subito dopo l'elezione del nuovo capo dello Stato.

10 maggio 2006

I fantasmi di Grozny

I reportage più belli di Le Monde li scrivono due giornaliste. Nathalie Nougarède ha girato in lungo e in largo la Russia e ne ha raccontato senza narcisismo meraviglie e contraddizioni. Ora ha passato il testimone a Marie Jégo. Il suo articolo di ieri sulla Cecenia descrive la vita quotidiana nella capitale, gli omicidi, i sequestri, le torture. L'orrore che si nasconde dietro un apparente normalità.