25 aprile 2007

Ci vorrebbe un amico

Tobias Piller firma da Roma per la Frankfurter Allgemeine Zeitung un editoriale molto critico sull'operato di Prodi e del suo governo nella vicenda Telecom-AT&T. Il corrispondente del quotidiano tedesco accusa il presidente del consiglio italiano di protezionismo e favoritismo. La politica industriale di Prodi - spiega - si fonda su una filosofia amico-nemico che avvantaggia chi è vicino al capo del governo. Piller trae la conclusione che l'Italia sta ridiventando un paese nepotista.

23 aprile 2007

Tutti a firmare per il referendum

Non è un caso che molti parlamentari dell’Unione siano contrari sia al referendum elettorale che alla “proposta Vassallo” per l’elezione dell’assemblea costituente del partito democratico. Nella primavera 2006 hanno dovuto faticare non per farsi votare dai cittadini, ma per essere selezionati dal pugno di ottimati che ha compilato le liste in vista delle ultime politiche. In larghissima parte, deputati e senatori di questa legislatura non hanno né un elettorato né una constituency. Per questo ostacolano il referendum e difendono lo status quo. E per questo vorrebbero replicare il rito della cooptazione entrando di diritto nell’assemblea costituente del nuovo partito. Se prevale l’idea sacrosanta che siano gli iscritti a eleggerla - in una competizione aperta e trasparente - anche i parlamentari in carica che aspirano a farne parte dovranno misurarsi con un’elezione. C’è da prevedere che in molti non ci proverebbero nemmeno. Un’altra buona ragione, se ve ne fosse bisogno, per correre a sostenere il referendum. La raccolta delle firme comincia domani.

03 aprile 2007

Bullismo sintattico

“I fatti di bullismo e di violenza che hanno interessato anche le nostre scuole, talvolta eccessivamente enfatizzati dai media, configurano un quadro preoccupante, che pone la necessità di fornire alle istituzioni scolastiche ulteriori risorse e strumenti che consentano l’incremento di azioni volte a favorire la piena e concreta realizzazione delle finalità poste a fondamento dell’autonomia scolastica, quali la valorizzazione della persona, la crescita e lo sviluppo educativo, cognitivo e sociale del singolo discente mediante percorsi di apprendimento individualizzati e interconnessi con la realtà sociale del territorio, la cooperazione, la promozione della cultura della legalità e del benessere di bambini e adolescenti”. Questo paragrafo di 101 parole (731 caratteri) e nessun punto o punto e virgola (grazie di cuore a chi è ancora qui a leggere) introduce le “linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo” diramate dal ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni. Poi dice che uno si butta su youtube.